Gli sbarchi dei migranti al Porto di Pozzallo non si arrestano, infatti,  alle ore 20.02 di lunedì scorso la nave della Marina Militare “VEGA” , sotto segnalazione della MRCC di Roma, è andata in soccorso ed assistenza di un natante in difficoltà. Alle ore 21 è stata avvistata l’imbarcazione in difficoltà così sono le operazioni di trasbordo dei clandestini con il recupero di complessivi 112 migranti di nazionalità prevalentemente somala.

Un’altra operazione,sempre in ambito operazione “Mare Nostrum” della Marina Militare, è avvenuta alle ore 18.32 dello stesso giorno. Il gommone che è stato soccorso trasportava altri 80 migranti di varie nazionalità, i quali  sono stati trasferiti presso il porto di Pozzallo (RG) ed ospitati presso il CPSA ivi esistente.

foto gommone con camere d'aria per salvagente

Le operazioni di sbarco al porto di Pozzallo sono state coordinate dal Funzionario della Polizia di Stato della Questura di Ragusa responsabile dell’Ordine Pubblico. A tali operazioni hanno partecipato 40 Agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le prime cure.

Contestualmente all’arrivo dei migranti a bordo della nave, l’Ufficio Ordine Pubblico della Questura di Ragusa ha provveduto al trasferimento di centinaia di ospiti presenti al centro di Pozzallo al fine di permettere l’ingresso degli altri appena sbarcati.

Le indagini condotte dagli investigatori durate 14 ore continuative, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Ogni migrante ha pagato in media 1.000$ per un totale di quasi 190.000 dollari che sono andati tutti agli organizzatori ed in piccolissima parte agli scafisti.

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