
Di Seby Bella Follow @sebastianobella– Borbotta, tuona, fa sempre parlare di se la bella e maestosa Etna. Proprio due giorni fa si è aperta un’altra bocca nel versante Nord – Est con un’eruzione di tipo stromboliana.
“La prima bocca – ci spiega Marco Neri, ricercatore dell’INGV – si è aperta il cinque di luglio ed era composto da due bocche, la seconda frattura si è aperta il 25 di luglio a 120 metri più a nord rispetto a quella precedente, nella zona sotto il cratere di Nord –Est, anch’essa era composta da due piccole bocche ravvicinate. Una quinta bocca si è aperta qualche giorno fa, si tratta semplicemente di un punto di emissione posta sulla stessa fessura eruttiva, in sostanza quindi è un’unica frattura eruttiva organizzata in due segmenti collocati in un’altitudine di circa tremila e dieci metri e tremila e cento metri circa.
Le bocche producono attività stromboliana (fontane di fuoco e lapilli ) e alla base dei “conetti” emergono dei flussi di lava che si distribuiscono all’interno dalla Valle del Leone, vale a dire la parte Nord occidentale della Valle del Bove, una zona desertica dove affluisce il flusso magmatico che ricopre quello delle colate precedenti. È un campo lavico assolutamente non pericoloso ed è un’attività molto bella da vedere, infatti, in questi giorni c’è un grande flusso di turisti che salgono per vedere questo magnifico spettacolo”.