Sono passate appena due settimane dall’ultimo sbarco di 395 migranti. Ieri, ne sono arrivati altri 431 accolti presso il porto di Catania. In particolare, il personale della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” saliva subito a bordo cercando di rintracciare immediatamente i trafficanti di “essere umani”, raccogliendo testimonianze, immagini e ascoltando tantissime persone che raccontano il “massacrante” viaggio che li conduce verso l’Italia. Grazie al buon lavoro investigativo, nel tardo pomeriggio, il predetto personale riusciva a individuare i responsabili di tali “barbarie” ponendo in stato di fermo di indiziato di delitto i senegalesi FAYE Abdou (1984) e MBAYE Seck (1993) in quanto gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I predetti, sono stati individuati quali conducenti di un gommone di 10 metri circa, su cui viaggiavano 82 migranti, provenienti dalle coste libiche, soccorso la mattina del decorso 4 aprile in acque internazionali dal pattugliatore della Guardia Costiera denominato “Fiorillo CP 904”. Gli 82 migranti erano stati trasbordati a bordo della unità della Marina Militare “Bettica” che, già carica di altri 349 migranti provenienti dalla Libia, soccorsi anch’essi in acque internazionali, è giunta nella mattinata di ieri alle ore 9.30 circa nel Porto di Catania. Dopo le operazioni primarie di soccorso e di identificazione sono stati condotti in varie strutture ricettive, ed esattamente 200 ad Agrigento, 50 a Messina, 50 a Enna, 112 presso il CARA di Mineo e 19 minori non accompagnati affidati presso Case Famiglia di Catania e Provincia. Gli “scafisti” sono stati associati presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’A.G.
