“Si è trattato – ci spiega il capitano di fregata Roberto D’ARRIGO, comandante del 2º nucleo aereo guardia costiera di Catania, raggiunto telefonicamente – di una operazione abbastanza complessa, non tanto per le condizioni meteomarine, ma quanto e soprattutto per le condizioni di salute del migrante da recuperare e trasportare. Fondamentale in tal senso – continua D’Arrigo – la valutazione del Medico del CISOM, imbarcato a bordo dell’elicottero in tale occasione

Il veicolo è il  AW139 della Guardia Costiera in dotazione al 2° Nucleo Aereo è decollato la notte scorsa dalla Base Aeromobili etnea per una missione “MEDEVAC” (“Medical evacuation” – evacuazione medica, n.d.r.) a favore di un migrante imbarcato a bordo della “HMC Protector” (pattugliatore di bandiera inglese attualmente inserito nel dispositivo “Frontex – Triton”). Tale attività, disposta dalla Centrale Operativa Guardia Costiera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è resa necessaria a causa delle precarie condizioni di salute di un migrante irregolare di venti anni di età ed in stato di incoscienza, precedentemente tratto in salvo da uno dei numerosi barconi e gommoni intercettati negli ultimi giorni. L’operazione in questione si è svolta a poco meno di 100 miglia nautiche (quasi 200km) di distanza dalla costa della Sicilia orientale ed ha comportato, in una prima fase, il trasferimento a bordo dell’unità HMC Protector di un medico del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) e di un aerosoccorritore marittimo della Guardia Costiera facente parte dell’equipaggio dell’elicottero AW139CP. Valutate le condizioni di salute del migrante, è stato disposto il recupero dello stesso a mezzo barella ed il successivo trasferimento alla Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania dove, ad attenderlo, era già predisposta un’autoambulanza per il successivo trasferimento all’Ospedale Cannizzaro. Proprio per operazioni di tal genere, gli equipaggi di volo della Guardia Costiera effettuano periodicamente esercitazioni di “recupero naufrago” nelle acque al largo del capoluogo etneo, allo scopo di mantenere i livelli addestrativi e gli standard di sicurezza.

Ulteriori esercitazioni sono previste nei prossimi giorni anche a favore delle unità della Guardia Costiera e delle unità inserite nel dispositivo “Frontex-Triton”.

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