Giunto al tredicesimo anno di attività, il Teatro del Canovaccio presenta la nuova stagione teatrale 2015-16.

 

Il cartellone, come di consueto, propone lavori variegati: dagli spettacoli di impegno civile a quelli di evasione, da quelli che traggono spunto dal teatro classico fino a giungere alle opere più contemporanee.

 

La stagione si aprirà a novembre (dal 5 al 15) con lo spettacolo scritto e diretto da Nino Romeo, “Fatto in casa”, che vanta oltre 400 repliche in tutta Italia, celebratissimo ed osannato da critica e pubblico per il suo avvenirismo, i toni iperrealistici, il lirico onirismo, le tematiche trattate (la “coppia” tra sesso, desiderio, abbandono, realtà e sogno) e soprattutto l’uso del dialetto, impiegato come potente motore capace di trasformare vicende umane, violente e scabrose, in un rito profano che ha per centro l’Uomo, la sua vita inconscia, i suoi istinti ed i desideri più profondi. Sul palco lo stesso Nino Romeo e Graziana Maniscalco.

 

Dal 3 al 6 dicembre sarà la volta di “Figli maschi”, commedia brillante e piena di gag, che porta in scena i personaggi di due madri terribili, eccessive e debordanti, che affrontano la crescita e l’inesorabile distacco dei propri figli adolescenti in modo morboso e tragicomico, fino alle estreme ed imprevedibili conseguenze.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Camillo Mascolino, è interpretato da Giovanna Criscuolo e Valentina Ferrante.

 

L’inizio del 2016 sarà celebrato con il lavoro “Morte di un giudice”, che narra il tragico assassinio dell’ideatore del pool antimafia, Rocco Chinnici, la cui azione – assieme a quella di altri magistrati coraggiosi – sarà fondamentale per comprendere dall’interno e smantellare il sistema organizzativo di Cosa Nostra, le sue regole e gerarchie, il modus operandi e le strette ed inconfessabili connessioni alla società civile.

Lo spettacolo, adattato e diretto da Laura Giordani, andrà in scena dal 21 al 24 gennaio e sarà interpretato da Saro Pizzuto, Laura Giordani e Riccardo Vinciguerra.

 

Dall’11 al 14 febbraio il Canovaccio ospiterà “Misura per Misura”, tratto dall’omonima commedia di William Shakespeare. Adattamento e regia di Nicola Alberto Orofino.

Lo spettacolo narra la storia di tre personaggi (una novizia, un prete ed un politico) accomunati dal fortissimo desiderio di vivere la propria esistenza – chi con determinazione, chi con estremo rigore e chi con capriccio e godimento – “senza misura”. Tale desiderio si scontrerà, però, con la cruda realtà che vedrà ciascuno di loro confrontarsi con i propri limiti, le proprie debolezze, i compromessi a cui dovranno decidere di scendere, in costantre scontro esistenziale tra bene e male interiori.

Lo spettacolo è interpretato da Francesco Bernava, Daniele Bruno, Stefania di Pietro, Carmen Panarello, Giovanni Santangelo, Alice Sgroi, Riccardo Vinciguerra.

 

Dal 25 al 28 febbraio sarà la volta di “Un altro Poe”, tratto dai racconti di Edgar Allan Poe, adattato e diretto da Eliana Esposito la quale, dopo aver esaudito, la stagione scorsa, l’ambiziosissimo desiderio di portare in scena lo scrittore gotico più famoso ed amato al mondo ha deciso di concedersi un altrettanto ambizioso bis. Sulle vibranti ali della poesia, in un’atmosfera cupa ed inquietante, con le aguzze armi dell’ironia, attraverso tormentosi pensieri, dialoghi dai ritmi serrati e l’alternarsi di comicità noir e nosense, verranno riportate sul palco le tematiche care allo scrittore, seppur rielaborate e rivisitate dall’originale ed innovativa regista.

 

Ad aprile sarà la volta di “Cronica”, scritto e diretto da Nino Romeo ed interpretato da Angelo Tosto.

Lo spettacolo riguarda un terribile fatto di sangue, un matricidio, ed è incentrato su sette personaggi, tutti interpretati dallo stesso attore, che si alternano sulla scena per arricchire con tessere di notizie il mosaico della vicenda, dando vita ad un quadro finale inquietante ed incompiuto.

Il lavoro, prodotto dal gruppo Iarba/Gria Teatro, sarà in scena dal 7 al 10 aprile.

 

La chiusura della stagione teatrale è affidata a “Ti lovvo” (26-29 maggio), una scanzonata commedia brillante – ideata da Francesca Agate e diretta da Plinio Milazzo – incentrata sulla ricerca dell’amore ai giorni nostri, dove i social network soppiantano le serenate, le foto esplicite su facebook sostituiscono gli sguardi furtivi degli innamorati, il “maschio” è ormai smarrito nei meandri di una giungla urbana – popolata donne efficienti, moderne e pragmatiche – in cui egli non è più il cacciatore bensì “la preda che si costituisce”.

 

L’intento è quello di portare in scena spettacoli diversi, capaci di toccare tutte le “corde emotive”, in grado di far ridere, commuovere, riflettere e ricordare.

Uno spazio “neutrale” ove sia possibile “incontrarsi”, in quello stile che da sempre caratterizza il Teatro del Canovaccio, incentrato sull’armonizzazione di generi e stili differenti, volti ad abbracciare tutti i gusti del pubblico ed a soddisfare sia i palati tradizionali che quelli maggiormente interessati alla “sperimentazione emotiva ed artistica”.

 

Di admin

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