Allenarsi in vista di una maratona non è poi così diverso che prepararsi in vista di una sfida nel mondo dell’imprenditoria.
Affinché il fisico possa prepararsi a correre ininterrottamente per 42Km e 195 metri come nella storica maratona di New York, è necessario allenarsi almeno tre volte alla settimana e correre, affrontando probabili infortuni oltre alle più avverse condizioni atmosferiche e i problemi di organizzazione con i tempi del lavoro e della vita privata.

È questo il motivo principale per il quale queste ed altre prove fisiche, sono state inserite in un percorso accademico di due anni del Micap (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni), un Master che ha l’obiettivo dichiarato di aiutare i professionisti di domani a ottenere “prestazioni eccellenti in condizioni esasperate”.

Uno dei professionisti che ha raccolto la sfida in questo percorso di due anni, nonostante un passato imprenditoriale già degno di nota, è Andrea Carboni, un imprenditore sardo trasferitosi a Roma nel 2004 e che ad Aprile del 2016 ha fondato insieme al socio Andrea Ghiani (anch’egli sardo) eShoppingAdvisor.com una piattaforma digital con un progetto piuttosto ambizioso: diventare il TripAdvisor dei negozi online aiutando concretamente gli utenti web a fare acquisti più sicuri, e gli eshop a emergere migliorando la propria web reputation, la visibilità e le vendite.

Carboni era uno delle decine di migliaia di runners alla maratona newyorkese del 2016. Ha corso per tutti i 42.195 metri attraverso i cinque grandi distretti della Grande Mela. Un’avventura legata al suo percorso dentro il Micap.

“Oggi solo una startup su due sopravvive dopo un anno dalla sua costituzione – dice  Carboni – e questo nonostante l’avvento di una moltitudine di facilitatori quali incubatori e acceleratori, business angel nazionali ed esteri, eventi di ogni genere, ecc. Spesso, infatti, c’è molta improvvisazione, mancano le idee su come disegnare una efficace strategia di marketing e non ci si rende conto del percorso ad ostacoli che si andrà ad affrontare, e per il quale bisogna senza dubbio riuscire ad acquisire nel tempo una psicologia robusta”.

Eppure tanti startupper e imprenditori sottovalutano l’importanza della preparazione mentale, per riuscire a emergere e prosperare nella giungla del mercato globale. Le buone competenze tecniche e la conoscenza del mercato di riferimento, potrebbero non essere sufficienti; occorre anche la capacità di gestire il proprio stato d’animo in ogni circostanza, di pianificare gli obiettivi personali e aziendali definendo una time line quanto più chiara e concreta possibile, di comunicare in modo persuasivo, ecc.

“Oltre alla validità dell’idea che sta alla base del progetto – prosegue Carboni – è fondamentale, infatti, la rete e il mercato in cui il progetto va a inserirsi. Qualsiasi business plan o piano d’azione trae infatti forza e sostegno da una solida rete di rapporti sociali per coltivare i quali, occorre sviluppare la propria capacità di leadership intesa sia come capacità di creare relazioni empatiche e sia come predisposizione ad affrontare per primi le difficoltà, dando l’esempio e dimostrando congruenza. Non è un caso che leader significa: colui che va per primo”.

Dall’idea al “go-to-market” di una sturtup c’è di mezzo infatti il mare e, conclude Carboni, “pertanto l’imprenditore che intenda navigare nelle acque agitate del mercato globale è avvisato: conviene prepararsi a 360 gradi, imparando anche a non “perdere le staffe” in continuazione”.

Di admin

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