La testimonianza di Nathalie Leiba, psicologa di Medici Senza Frontiera che ieri sera, a Catania, ha assistito alcuni dei 27 minori sbarcati dalla nave Diciotti.
“Uno di loro non riusciva a vedere bene, aveva le pupille dilatate, mi ha raccontato di essere stato detenuto al buio per un anno” racconta Nathalie.
Questi bambini sono sopravvissuti alla Libia e a un terribile viaggio in mare, come tutte le persone bloccate da giorni a bordo.
MSF chiede ancora una volta alle autorità italiane di permettere lo sbarco e l’accesso alle cure a tutti loro.
I team medici e psicologici di MSF offrono supporto psicologico agli sbarchi in Sicilia e operano in vari centri di accoglienza secondaria in Sicilia.